Daishin (大心)

Molte delle persone del mio quotidiano neanche lo sanno, ma sono un religioso buddhista di tradizione Zen, a volte dico prete, ma solo chi mi conosce bene capisce cosa intendo.
Ritengo infatti che i percorsi spirituali di ciascuno debbano essere curati con intimità, senza ostentazione e soprattutto senza farne una bandiera che divide.
Mi sono avvicinato al Dharma del Buddha a 25 anni, nel 1995.
Nel 1998 iniziai a frequentare il Bukkosan Zenshinji di Orvieto (TN), monastero Zen Rinzai (giapponese: 臨済宗) nel quale l’8 aprile del 2001 ricevetti l’ordinazione religiosa e il nome religioso di Daishin (大心) dal maestro Engaku Taino. Continuai poi con il gli studi con il maestro Hakuun Penzo, allievo prossimo di Taino.
Dal 1998 insegno a Roma e sono la guida e il promotore delle iniziative del Sangha Hui-Neng.
Fin dall’inizio sono stato attivo nel dialogo fra le diverse componenti del mondo del Dharma, sono stato promotore tra l’altro, della “Rete Buddhista dell’Italia Centro-Meridionale” del “Forum dei Religiosi Buddhisti Italiani” e ho svolto diversi incarichi in seno all’ Unione Buddista Italiana di cui sono stato vice-presidente.
Dal 2012 sono membro dell’American Zen Teacher Association.

Sono soprattutto un buddhista zen non-settario, con un approccio informale e laico. Rifiuto ogni forma deteriore di autoritarismo o di precostituita superiorità elitaria del clero. Purtuttavia la tradizione buddhista, nella maggior parte delle proprie declinazioni, conferisce un ruolo importante alle figure magistrali e al Sangha monastico, la scelta di seguire questa via è individuale e andrebbe fatta con responsabilità e attenzione. Non apprezzo le organizzazioni istituzionali, plaudo invece a tutte quelle situazioni di condivisione, siano esse formali o informali fra praticanti.
Molti degli interventi del mio blog sono ispirati a questa prospettiva.
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